BaruQ
Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
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“Continuiamo ad attendere!”
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Studio della Torre di Guardia della settimana del 5 al 11 October 2015

Lo studio della Torre di Guardia di questa settimana ci ha incoraggiati a continuare ad attendere, come ci incita il profeta Abacuc. Proprio come fecero i servitori di Dio dell’antichità, noi oggi come Testimoni di Geova viviamo nell’attesa della realizzazione delle profezie bibliche. Aspettiamo la venuta del regno messianico che porrà fine alle sofferenze degli uomini grazie alla liberazione del popolo di Geova. Tuttavia, alcuni cristiani attendono l’arrivo del regno e la fine di questo mondo empio da decenni. Sarà il caso di disperare? Non possiamo negare che la Società ci ha sempre incoraggiati ad attendere, sostenendo che la fine è per un prossimo futuro. Ha anche dimostrato una certa impazienza quando ha annunciato la fine in diversi periodi, che sia il 1914, per il dopoguerra negli anni quaranta o nel 1975. Da allora, la Watchtower ha fatto prova di prudenza nel dare delle date; noi come Cristiani non dobbiamo servire Geova per una data ma spinti dall’amore che proviamo per lui. Ma non è che abbiamo gridato al lupo una volta di tropo? Dovremmo avere buone ragioni di attendere visto che viviamo il periodo che vede la presenza del Cristo dal 1914. Questo segno include il peggioramento delle condizioni mondiali e l’opera di predicazione. Gesù non disse quanto sarebbe durato tale periodo di tempo prima della fine. Ma qualcuno potrebbe comunque chiedersi se Gesù aveva in mente un periodo così lungo, più di un secolo! Siamo davvero sicuri che il segno si adempia sotto in nostri occhi? Sì, come ci incoraggia il paragrafo cinque, dobbiamo stare all’erta e non divulgare un insegnamento contrario a quello contenuto nella Parola di Dio. Non c’è dubbio che il 1914 è stato un anno cruciale e strategico nella storia del mondo. Utilizzando una cronologia piuttosto singolare, il Studenti Biblici Internazionali predissero che si sarebbero verificati nel 1914 degli eventi che avrebbero scosso il mondo. Il fatto che la prima guerra mondiale scoppiò in quell’anno sembrava confermare le loro aspettative. In realtà, molti degli Studenti Biblici in quel momento erano convinti che la guerra di Armaghedon era imminente. Tuttavia, essendo passato quasi un secolo da quando questa dichiarazione è stata fatta è bene chiedersi: 1914 è stato davvero l’anno più importante nella storia della creazione come affermato dalla Società Watchtower? Se il Regno di Dio realmente è stato istituito nel 1914, perché ancora i re delle nazioni hanno mantenuto il controllo assoluto sulla terra? Cosa è cambiato dal 1914? Chiaramente, per quanto riguarda il potere delle nazioni nulla è cambiato. Ha ragione la Società quando nel paragrafo 6 lascia intendere che l’espressione “termine del sistema di cose” addice ad un periodo futuro nel quale le condizioni mondiali peggioreranno. Il paragrafo dice chiaramente: “Possiamo aspettarci che condizioni mondiali, già difficili, continueranno a peggiorare.” Purtroppo, in totale contraddizione con gli insegnamenti biblici, il paragrafo sette attenua grandemente la portata di questo degrado delle condizioni mondiali. È vero che Gesù paragona la presenza del figlio dell’uomo ai giorni di Noè. Gli uomini mangiavano, bevevano, si sposavano, finché venne il diluvio e li spazzi via. Non si avvidero di nulla, ci dice il Signore. Ma questo significa che le condizioni di vita erano buone? O allora, mangiare, bere, sposarsi, tutte queste cose non potevano essere un modo per dimenticare quello che succedeva sulla terra all’epoca? Poiché è poco probabile che Geova abbia deciso di distruggere un mondo che, in somma, non andava così male. La venuta del diluvio pone fine ad un mondo iniquo, malvagio, empio e che era arrivato ad un punto di non ritorno. Possiamo solo imaginare cosa sarebbe avvenuta della terra in mani a potenti angeli caduti e la loro orribile prole se il diluvio avesse tardato per un po’ di tempo? I nefilim, il cui nome significa abbattitori o quelli cha fanno cadere altri, avevano riempito la terra di violenza, omicidi e sangue. È irragionevole credere che questa razza ha voluto avere il controllo rigoroso della terra, forse eliminando gli esseri umani, o riducendoli a pochi? La vita era piacevole per chi viveva in quel periodo? Non possiamo credere che Dio abbia cercato di salvare il massimo delle persone prima di provocare la caduta delle acque? Non c’è peggio cieco di quello che non vuol vedere. In quanti sono stati quelli che non sono saliti sull’arca per timore di rappresaglia, par attaccamento familiare o per qualsiasi altra ragione? Gli angeli cattivi e i loro figli avranno sicuramente fatto il massimo per impedire ai loro contemporanei di accorgersi che era arrivata l’ora del giudizio. Allora, come saranno le cose nel tempo della fine? Gesù disse che gli uomini verrano meno per il timore. Secondo Luca, “ci saranno segni nel sole e nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne…” Venir meno per il timore, essere nell’angoscia: ecco termini che indicano un mondo afflitto da tormenti ma che fino all’ultimo momento rifiuterà di accorgersi del giudizio che gli sta venendo addosso, proprio come ai giorni di Noè. Il paragrafo otto parla del “segno composito che si sarebbe dovuto adempiere in modo abbastanza evidente da richiamare l’attenzione di chi sarebbe vigilante.” Se questo segno è evidente sin dal 1914, non si tratta di un periodo di tempo limitato come indicato nello studio, ma di un periodo abbastanza lungo, non è così? Inoltre, se la prima guerra mondiale ha segnato l’inizio della fine e adempiuto “nazione contro nazione, e regno contro regno”, quando mai si è adempiuta la parte precedente della profezia di Cristo: “Quando udrete di guerre e disordini, non siate atterriti. Poiché queste cose devono accadere prima, ma la fine non verrà immediatamente”? Prima del 1914? Oltre al fatto che la Watchtower riconosce che il mondo allora conosceva un era di pace, non sembra che si aveva motivo di allarmarsi a causa di rumori di guerre. Da quarant’anni, gli Studenti Biblici avevano accennato a 1914 come essendo un anno segnato e nessuno aspettava la fine prima. Allora, bisogna continuare ad attendere? Certo che sì. Perché anche se le profezie bibliche devono ancora realizzarsi, non sappiamo ne la data, ne l’ora. Dobbiamo essere vigilanti. I profeti hanno a volte aspettato decine di anni prima di vedere l’adempimento delle loro profezie. E qualcuno, inoltre, non li ha neppure visti. La Società anche se ci incoraggia ad aspettare rischia di farci addormentare annunciando che il giudizio inizierà con l’attacco a Babilonia la Grande, identificata come l’impero mondiale delle false religioni, allorché il giudizio inizierà con la casa di Dio, nel suo tempio, come spiegato in diverse pagine di questo sito. Allora sì, continuiamo a servire Geova con un sentimento d’urgenza, prestando attenzione alle profezie che, non ne abbiamo dubbio, non tarderanno a realizzarsi.
Leggi l'articolo originale in questa pagina: https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/2015604
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Lettura consigliata
Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Acalia & Marta
Parabole per i nostri giorni (prima parte)
Carl-Bloch-Sermon-on-the-Mount
Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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