Una mezza verità, ad esempio, è dire che nella Bibbia non è indicata un’età specifica per battezzarsi e di conseguenza potrebbe farlo anche un bambino di 11 o 12 anni. È corretto, non è vero? Nella Bibbia è forse indicata un’età specifica per battezzarsi o un limite minimo? Possiamo cercare quanto vogliamo ma non troveremo scritto nulla del genere.
Qualcuno potrebbe attaccarsi a questo precedente per dire “Ebbene… se nella Bibbia non è indicata alcuna età per battezzarsi allora possiamo battezzare anche i neonati” ed essendo comunque una riflessione logica ciò renderebbe tutti coloro che fino al giorno prima li hanno criticati un pochino ipocriti.
È vero che un ragazzo o una ragazza di 11-12 anni non sono paragonabili ad un neonato in quanto sono in grado di intendere e di volere ma sono essi in grado di prendere una decisione così importante? Una decisione che influirà su tutto il resto della loro vita?
Nella Bibbia si evince molto bene che il battesimo è il passo in assoluto più importante e solenne della vita di una persona per cui dovremmo chiederci non se nella Bibbia è indicata un’età per battezzarsi ma se quella persona ha davvero la maturità per assumersi un tale impegno. Inoltre, perché non farsi la domanda opposta e cioè se nella Bibbia esista un solo caso, uno solo, di un ragazzino di 11 o 12 anni che si è battezzato?
È vero che la maturità è una cosa personale per cui non possiamo escludere a priori che in qualche parte del mondo esista un ragazzino di 12 anni maturo come e più di un uomo di 40. In certe parti del mondo ragazzi di 12 anni si sposano, lavorano duramente, portano avanti una famiglia numerosa e superano difficoltà di ogni tipo ma questo è sufficiente per giustificare articoli che incoraggiano il battesimo a quell’età come una cosa normale, anzi, come una cosa a cui aspirare? Questa non è una menzogna ma una mezza verità e sotto certi aspetti è molto peggio.
L’affermazione “nella Bibbia non c’è un’età per battezzare” non si può smentire facilmente e immediatamente come nell’esempio della terra piatta: bisogna fare dei ragionamenti, farsi delle domande, andare un po’ più a fondo.
Per smentire una mezza verità dobbiamo innanzitutto capire i termini della questione e sperare che il nostro interlocutore abbia il tempo e la voglia di rimettere in discussione le proprie credenze coatte. Non a caso qualcuno ha definito la mezza verità non come la “bugia intera” ma come la bugia peggiore.
Veniamo dunque al soggetto dell’articolo:
il re del nord.
Che la Russia sia il re del nord è assolutamente vero e questa verità è stata espressa chiaramente fin dai primissimi articoli di questo blog (si veda l’articolo intitolato “Chi è il piccolo corno che si fece grandissimo?” datato 29 maggio 2017 al seguente link:
https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2017/05/la-trattazione-che-segue-si-propone.html).
Più recentemente, il 31 marzo 2018, è stato pubblicato l’articolo intitolato “Ricontiamo il numero dei re e comprendiamo la profezia”
(https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2018/03/ricontiamo-il-numero-dei-re-e.html).
Ovviamente la cantilena che ha sempre girato tra i testimoni di Geova è che avremmo compreso l’identità del re del nord durante la sua comparsa… fino a quel momento sarebbe rimasto un mistero tant’è vero che alcuni, fino all’altro ieri, ipotizzavano la
Cina*.
Ovviamente se la spiegazione biblica fosse stata soltanto quella di osservare quale potenza sarebbe stata in grado di tener testa al re del sud nel tempo della fine… beh allora sarebbe bastato tirare una moneta e avremmo avuto il 50% delle possibilità di azzeccarci visto che oggi esistono soltanto la Russia e la Cina come possibili antagoniste dell’impero anglo-americano.
In realtà se qualcuno si fosse preso la briga di vedere come la Bibbia descrive il susseguirsi dei re e il passaggio delle potenze avrebbe potuto arrivarci fin dai tempi della prima guerra
mondiale**.
“L’importante è arrivarci” direbbe qualcuno e si potrebbe anche essere d’accordo ma la domanda è: riconoscere che il re del nord è la Russia con i suoi alleati giustifica la “conclusioni” a cui qualcuno è giunto? Questa verità ha fatto fare realmente un passo avanti nella comprensione biblica o è stata utilizzata male e per tutt’altro motivo, magari per rafforzare la propria posizione? Giudichiamolo obiettivamente.
Qualcuno ha detto che, dal momento che il re del nord è quello descritto in Daniele 11:41, il Paese Splendido sarebbe il popolo di Dio (intendendo i testimoni di Geova, ovviamente) e questa profezia si starebbe adempiendo in questo periodo nel momento in cui la Russia ha messo al bando l’opera dei testimoni di Geova. Un’interpretazione simile fu data da questo stesso blog in data 7 agosto 2017 con l’articolo intitolato “Come andrà a finire il ricorso dei testimoni di Geova?”
(https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2017/08/come-andra-finire-il-ricorso-dei.html )
articolo che ovviamente non ebbe molto seguito (ma qui non c’è nessuno schiavo…). Partendo dal principio che la vera adorazione fosse stata a suo tempo ripristinata e che i testimoni fossero il popolo di Dio, chi poteva essere l’esercito dei cieli che sarebbe stato gettato a terra se non “noi”?
Non si sta facendo una carrellata di articoli per stabilire “chi ci era arrivato prima” (tra l’altro questo articolo partiva da un presupposto errato) ma comunque non era la scrittura di Daniele 11:41 ad essere presa in esame perché il “paese Splendido” era davvero difficile applicarlo al popolo di Dio sparso nella terra (o solo ai cosiddetti unti) dal momento che esso viene elencato insieme ai molti paesi che cadono compresi quelli che non cadono tra cui Edom e Moab. Probabilmente si salterà a piè pari o si farà un giro di parole per cercare di spiegare perché gli altri paesi sono effettivamente paesi mentre il paese Splendido non è un paese.
Comunque ammettendo la buona fede e ammettendo, solo per amore del ragionamento, che il Paese Splendido non sia un paese letterale, dov’è la mezza verità?
La mezza verità è dire che Gog di Magog, il quale attaccherà il popolo di Dio, sarà formato dal re del sud e il re del nord insieme ad armaghedon. Questo rimarca il solito insegnamento e la falsa sicurezza che non ci sarà alcun’altra guerra tra il re del sud e il re del nord. È abbastanza difficile ammettere la buona fede perché basta leggere gli avvenimenti elencati proprio nel capitolo 11 di Daniele. Leggiamo…
Nel tempo della fine il re del sud si impegnerà in uno scontro con lui, e contro di lui il re del nord si riverserà con carri, cavalieri e molte navi; entrerà nei paesi e dilagherà come un’inondazione. Entrerà anche nel Paese Splendido, e saranno fatti cadere molti paesi. Ma questi sono quelli che sfuggiranno alla sua mano: Èdom, Mòab e la parte principale degli ammoniti. Continuerà a stendere la mano contro i paesi; neppure il paese d’Egitto scamperà. E dominerà sui tesori nascosti d’oro e d’argento e su tutte le cose preziose dell’Egitto. E i libici e gli etiopi seguiranno i suoi passi.
– Daniele 11:40-43
Si sta parlando di una guerra e c’è poco da girarci attorno. Il re del sud deve attaccare il re del nord ma è il re del nord a vincere infatti esso attraverserà e farà cadere molti paesi… e che il re del sud venga sconfitto è ribadito, e con enfasi, al versetto 42 dove dice “neppure il paese d’Egitto scamperà”, ovvero quello che era il re del sud all’epoca.
Quindi abbiamo o non abbiamo un problema con l’intendimento attuale?
È facile immaginare, come accaduto più volte, che qualcuno dirà che tra il versetto 40 e il versetto 41 passano oltre cento anni (ricordiamo quanto tempo passerebbe, secondo la Watchtower, tra quando gli angeli iniziano a fare la raccolta e quando arriverebbe il giudizio, vero? – Matteo 13:30) e ammettiamolo come possibilità sempre per amore del ragionamento (chi è interessato a vedere cosa insegna la Bibbia deve solo cercarsi gli articoli).
Secondo la Watchtower il tempo della fine è iniziato nel 1914, non è vero? Quindi le guerre descritte da Daniele, ovvero quelle in cui è scritto “nel tempo della fine”, devono quantomeno partire da quel periodo, giusto? Diciamo che al versetto 40 si stia parlando della prima o della seconda guerra mondiale e al versetto 41 arriviamo ai giorni nostri con la prescrizione dei testimoni di Geova e quello che accadrà in futuro. Se questo è corretto, dal momento che i versetti parlano della vittoria del re del nord, dovremmo concludere che l’ultima grande guerra sia stata vinta dal re del nord. Da chi è stata vinta l’ultima grande guerra?
Questo
blog
ha ridiscusso tutte le identità campate in aria e basate sul nulla di questi re.
Senza la nazione di Israele non esiste il re del nord e neppure il re del sud ma prendendo per buona la spiegazione della Watchtower l’ultimo re del nord sarebbe la Germania di Hitler, non è vero? Hitler ha forse vinto l’ultima grande guerra così da poter ipotizzare – forzatissimamente – che tra il versetto 40 e il 41 passino più di 100 anni e che non ci sarà alcuno scontro tra i due re tanto da essere entrambi presenti ad armaghedon per circondare il popolo di Dio (e rimarrebbe comunque il problema di capire chi è l’Egitto)?
Queste forzature sono “d’obbligo” se non si desidera ammettere che tutta la spiegazione della bestia selvaggia di Rivelazione sia sbagliata, che i tempi – intoccabili – siano sbagliati, e che tantissime altre cose sono sbagliate.
Viene il sospetto che qualsiasi forzatura sia d’obbligo pur di poter dire “noi siamo quello che abbiamo sempre detto di essere” e dare la parvenza del cibo a suo tempo.
Qualcuno obietterà che la proscrizione dei testimoni di Geova sia una prova inconfutabile non solo dell’identità del popolo di Dio ma anche del resto dell’interpretazione. Se andiamo invece a vedere la descrizione che Daniele fa di questo re, riusciamo anche a capire che la proscrizione dei testimoni di Geova è una profezia biblica ma non quella che la maggioranza d’essi credono.
In Daniele 11:37 parlando di questo re si legge infatti
“E non prenderà in considerazione il Dio dei suoi padri; e non prenderà in considerazione il desiderio delle donne e ogni altro dio, ma si magnificherà su chiunque”.
Questo re, ben prima della guerra, mostrerà odio verso le donne, ovvero le religioni, non una in particolare. Sicuramente utilizzerà quelle che sono prone ad ubbidire, sottomesse in tutto e per tutto all’impero, ma si metterà di traverso a tutte le altre, cioè quelle che non lo adoreranno come Dio.
La proscrizione, come infatti nessuno potrà negare, non è stata diretta soltanto ai testimoni di Geova e non è escluso che si allarghi ancora. Se la proscrizione della religione viene prese come “prova” d’identità del popolo di Dio, potranno dire la stessa cosa anche tutte le altre minoranze proscritte.
È assolutamente importante prestare attenzione alle profezie e distinguere la Verità dalla mezza verità. – Giovanni 17:17
Tutti coloro che si saranno cullati nelle proprie credenze senza averle mai confrontate con la Bibbia subiranno un’amara delusione e rischieranno ben altro. – 2 Corinti 13:5; Matteo 24:23-25
Quando scoppierà la guerra descritta da Daniele cosa diranno coloro che, finora, hanno rivendicato il diritto esclusivo di interpretare le profezie zittendo tutte le voci fuori dal coro? Diranno “Ci siamo sbagliati ma noi siamo noi per cui ubbiditeci”?
Chiunque fosse interessato a sapere cosa accadrà in futuro, partendo dal principio che l’autore di questo blog si ritiene semplicemente una persona che studia la Bibbia con tutti i suoi limiti e difetti, potrà trovare interessante l’articolo intitolato “Storia scritta in anticipo” in questo link:
https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2018/05/storia-scritta-in-anticipo.html.
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La Cina potrebbe allearsi con la Russia allargando così la potenza del re del nord ma la Russia rimane la parte principale ed identificativa di questo re.
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Con questo non si intende dire che il tempo della fine sia iniziato nel 1914 o con lo scoppio della prima guerra mondiale ma che gli studenti biblici avrebbero potuto ricavare l’identità del re del nord partendo dalla storia di Roma passando attraverso l’impero Romano d’oriente, quindi Zoe Paleologa, Ivan III ed il Gran Ducato di Moscovia.
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