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Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
Robert King (e-watchman)
I testimoni di Geova e gli ultimi giorni
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Leggendo il secondo capitolo degli Atti, Pietro cita la profezia di Gioele, capitolo 2. Com’è che il vostro ragionamento vi consente di applicare la profezia alla moderna parousia quando Pietro l’applicava al suo tempo? Francamente, come Pietro ha fatto per applicare la profezia allora? Il sole si è allora mutato in tenebre e la luna in sangue? Le persone hanno invocato il nome di Geova per essere salvate?

È interessante il fatto che l’apostolo Pietro, allorché era appena stato tra i primi giudei unti dallo spirito pochi istanti prima (tranne il Cristo stesso), si indirizzò alla folla perplessa della Pentecoste citando la profezia ebraica di Gioele, dicendo loro: “E negli ultimi giorni”, dice Dio, “verserò del mio spirito su ogni sorta di carne, e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno e i vostri giovani vedranno visioni e i vostri vecchi sogneranno sogni; e anche sui miei schiavi e sulle mie schiave verserò in quei giorni del mio spirito, e profetizzeranno. E farò portenti nel cielo di sopra e segni sulla terra di sotto, sangue e fuoco e vapor di fumo; il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue prima che arrivi il grande e illustre giorno di Geova. E chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato.” Ciò che è degno di nota è che in nessuna parte la profezia di Gioele dice specificamente che le cose in essa contenute si verificheranno negli “ultimi giorni”. Stando così le cose, dal momento che anche Gesù menzionò il sole mutato in tenebre et la luna in sangue durante la conclusione del sistema, si potrebbe certamente sostenere che è implicito dal simbolismo di Gioele. E, ovviamente, questo stesso simbolismo viene usato in Rivelazione in collegamento col crollo del sistema. Quindi, dobbiamo supporre che l’applicazione della profezia di Gioele agli “ultimi giorni” da parte dell’apostolo indica che queste parole ci sono destinate come interpretazione ispirata della profezia di Gioele. Prima, però, in che senso la profezia può ragionevolmente applicarsi, anche in modo limitato, agli eventi del primo secolo? Poiché Gesù aveva già pronunciato guai sulla città santa giorni prima della sua morte, il sistema di cose giudaico di allora era già nei suoi ultimi giorni. Come con qualsiasi fenomeno apocalittico, teniamo presente che la ragione per cui gli ebrei e ospiti provenienti da terre lontane erano assemblati nella strada di fronte a dove i 120 erano riuniti in una stanza al piano superiore era che sono stati sorpresi dal suono di questo misterioso vento impetuoso che era chiaramente udibile in tutta Gerusalemme. È stato sicuramente un segno meraviglioso che ha accompagnato l'effusione dello spirito. Inoltre, le 120 persone unte avevano lingue di fuoco visibile sopra le loro teste, e cominciarono a parlare in lingue diverse in precedenza a loro sconosciute. Non c'è dubbio che questo era quello a cui Pietro si riferiva quando citò Gioele e i prodigi accompagnatori, come il fuoco. Inoltre, erano passati esattamente 50 giorni dalla Pasqua, quando Gesù fu giustiziato. E senza dubbio gli ebrei erano sicuramente ancora in fermento per gli eventi grandiosi che hanno accompagnato la morte del Figlio di Dio; in particolare, il sole è stato tramutato in tenebre per tre ore - iniziando a mezzogiorno - proprio quando Gesù spirò. Quello era un segno forte nel cielo, come predetto da Gioele. Inoltre, un grande terremoto ha avuto luogo allo stesso tempo, che ha portato fuori dalle loro tombe i corpi dei santi. Che scena deve essere stato - come una invasione di zombie! È stato sicuramente un tremendo segno sulla terra, come anche predetto da Gioele. Il fatto stesso che Gesù è morto durante Pasqua e il suo sangue è stato letteralmente sparso come l’agnello pasquale sacrificale è stato anche un segno significativo. E non passò molto tempo dopo la Pentecoste, quando l'apostolo Giacomo fu ucciso dagli ebrei, e Stefano, e senza dubbio molti altri di quelli recentemente unti, contribuendo con il proprio sangue come un segno della prossima ira di Geova sugli ebrei impenitenti. Ma quelli che hanno chiamato Geova con fede e che si pentirono furono salvati nel regno di Cristo, come altri migliaia lo furono in risposta al messaggio di Pietro. Ma quelli che non l’ascoltarono e non si preoccuparono dell’ammonimento di Gesù circa la distruzione di Gerusalemme sicuramente sperimentarono lo shock dell’illustre giorno dell'ira di Geova, se erano vivi nel 70 dC. Ma la profezia di Gioele parla di una situazione molto più grande di ciò che è avvenuto nel primo secolo. Dopo tutto, non c'era nulla nel primo secolo paragonabile alla devastazione totale operata dall'invasione della locusta e dello scarafaggio simbolici. Parlando della unicità di quel giorno, Gioele ha scritto: “Non se n’è fatto esistere uno come questo dal passato indefinito, e dopo di lui non ce ne sarà più negli anni di generazione in generazione.” Sicuramente queste parole ci fanno venire in mente la grande tribolazione, di cui Gesù disse sarebbe venuta su tutto il mondo -non solo su Gerusalemme. Per quanto riguarda la totalità della tribolazione, Gesù disse: “Come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più.” Inoltre, il libro di Gioele, che anzi si concentra su Sion e Gerusalemme, raffigura "Gerusalemme" essendo salvata da Dio. Ovviamente questo non era il caso nel primo secolo. Di questa Gerusalemme e il tempio, le parole di Gesù si sono avverate - non una pietra è stata lasciata su una pietra. E non solo, ma la profezia di Gioele ritrae l'attacco di Sion come il precursore di Geova che entra in giudizio con tutte le nazioni -naturalmente puntando alla situazione che Rivelazione descrive come Armageddon. Le parole di apertura del terzo capitolo dicono: “Poiché, ecco, in quei giorni e in quel tempo, quando ricondurrò i prigionieri di Giuda e Gerusalemme, certamente radunerò anche tutte le nazioni e le farò scendere al bassopiano di Giosafat; e certamente verrò là in giudizio con loro a motivo del mio popolo e della mia eredità Israele, che sparsero fra le nazioni; e ripartirono il mio proprio paese.” Il contesto stesso del passaggio che Pietro citò alla Pentecoste afferma esplicitamente che Dio salverà Israele. “E voi dovrete conoscere che io sono in mezzo a Israele, e che io sono Geova vostro Dio e che non c’è nessun altro. E il mio popolo non proverà vergogna a tempo indefinito. E dopo ciò deve avvenire che verserò il mio spirito su ogni sorta di carne, e i vostri figli e le vostre figlie certamente profetizzeranno. In quanto ai vostri vecchi, sogneranno sogni. In quanto ai vostri giovani, vedranno visioni. E anche sui servi e sulle serve verserò in quei giorni il mio spirito.” Come per quasi tutte le profezie, "Israele" e "Gerusalemme" sono semplicemente simboli dell'organizzazione cristiana. Nel primo secolo coloro che sono stati adottati nella famiglia di Dio come figli e figlie di Sion hanno invece ricevuto poteri miracolosi. Oltre al loro parlare in lingue, alcuni di loro hanno ricevuto visioni. Ad esempio, Peter ha avuto una visione di un buffet di animali impuri. Proprio prima del suo martirio Stefano ebbe una visione di Cristo in cielo. Ma per quanto riguarda l’adempimento ultimo? Tornando agli albori della Società Watchtower è ovvio che ci fu l'effusione dello spirito di unzione. Non è stato evidenziato da qualsiasi manifestazione miracolosa, ma dall'improvvisa comparsa di un piccolo gruppo paragonabile ai 120 che sono stati infiammati del desiderio di evangelizzare il mondo e insegnare alla gente a invocare il nome del Signore. Dopo la prima guerra mondiale la serie di convegni a Cedar Point ha segnato un'altra effusione che ha assunto il carico di far conoscere il nome di Geova ad un altro livello. Ironia della sorte, però, la profezia di Gioele presagisce la fine dell’opera a livello mondiale dei testimoni di Geova. Questo è il messaggio trasmesso per quanto riguarda gli ultimi giorni. In ultima analisi l'effusione dello Spirito di Dio deve verificarsi in seguito alla fine della predicazione sponsorizzata dalla Watchtower, dopo che il suo popolo è devastato dall’olocausto della locusta. Vale la pena notare che nel primo secolo tutti coloro che erano unti e sono nati di nuovo divennero figli o figlie spirituali di Geova Dio. Lo spirito di unzione li generò a quel rapporto speciale con il Padre celeste. Tuttavia, prendiamo specialmente in considerazione il testo nel passaggio di Joel. Si fa una distinzione tra i figli e le figlie e gli schiavi e le schiave - i quali sono benedetti con l'effusione dello spirito di Dio. Qual è il significato di questa distinzione? I Testimoni di Geova sono unici tra tutti coloro che si dicono cristiani, in quanto la maggior parte dei testimoni di Geova non intrattiene una speranza celeste. Essi non ritengono di essere i figli nati di nuovo del Regno, ma soltanto amici di Dio. La loro speranza è quella di sopravvivere alla tribolazione e vivere sulla terra. E la profezia di Gioele verifica tale distinzione in riferimento a coloro che non sono figli e figlie, ma schiavi e schiave di Dio. Inoltre, la formulazione del passaggio suggerisce che, a differenza del primo secolo, quando l'unzione generò figli e figlie, l'effusione dopo l'olocausto verrà su coloro che sono già unti come figli e figlie. Questo ricorda il fenomeno per cui coloro che sono stati chiamati nel Regno sono sigillati da Dio come suoi figli approvati e resi giusti - senza peccato, anzi. Gesù disse di loro: “In quel tempo i giusti risplenderanno così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi ascolti.” Considerando che tutti i cristiani sono chiamati a risplendere come illuminatori, quelli che poi risplenderanno così fulgidamente come il sole nel regno sono quelli che saranno completamente avvolto nello spirito di Dio e completamente illuminato per quanto riguarda l’insieme di Cristo stesso. Ciò avverrà in netto contrasto collo sfondo dell’avvolgimento del mondo in desolazione totale; il fuoco e il sangue della guerra e le colonne di fumo associati con l'inquietante firma del fungo atomico della bomba atomica. Il 30° capitolo di Isaia affronta questo, quando Dio dice: “E la luce della luna piena deve divenire come la luce del sole splendente; e la medesima luce del sole splendente diverrà sette volte tanto, come la luce di sette giorni, nel giorno che Geova fascerà la frattura del suo popolo e sanerà anche la grave ferita derivante dalla sua percossa.” Essi avranno visioni, non nel senso degli antichi profeti che videro visioni e sogni ispirati, ma quei figli e figlie durante gli ultimi giorni vivranno le visioni, sperimentando la visione della Trasfigurazione vedendo il glorioso Cristo stesso. Sarà poi la piena luce del giorno. Poi il mondo oscuro di Satana passerà.
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Lettura consigliata
Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Acalia & Marta
Parabole per i nostri giorni (prima parte)
Carl-Bloch-Sermon-on-the-Mount
Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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