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Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
Robert King (e-watchman)
Quando compare la Grande Folla?
Commento sulla Scrittura del Giorno: Sabato, 20 agosto 2016
Gli occhi di Geova sono sopra i giusti, e i suoi orecchi sono volti alla loro supplicazione (1 Piet. 3:12)
Dei giusti fa parte “una grande folla” di esseri umani “che vengono dalla grande tribolazione” (Riv. 7:9, 14). Non si tratta semplicemente di una folla, sono “una grande folla”, un numero enorme di persone. Ci vediamo tra questi superstiti della “grande tribolazione”? I componenti della grande folla vengono radunati grazie a un’opera che Gesù predisse come parte del segno della sua presenza. “Questa buona notizia del regno”, disse, “sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine” (Matt. 24:14). Si tratta dell’attività principale in cui è impegnata l’organizzazione di Dio in questi ultimi giorni. Grazie all’opera di predicazione e insegnamento svolta dai Testimoni di Geova, in tutto il mondo sono stati milioni a imparare ad adorare Dio “con spirito e verità” (Giov. 4:23, 24). w14 15/5 4:6, 7

All’occasione dell’assemblea nazionale dei neo-chiamati Testimoni di Geova del 1935, Joseph Fitzgerald Rutherford, presidente della Società Watchtower, fece un discorso sul tema della grande moltitudine. Ad un certo punto del suo discorso, chiese agli assistenti che non nutrivano la speranza celesta di alzarsi. Fu allora che egli presentò la “Grande Moltitudine” (come viene chiamata nelle versione del Re Giacomo) che sopravvivrà ad Armaghedon. Ma, ahimè, evidentemente, tutti questi “Gionadab”, come venivano chiamati allora, si sono addormentati nella morte e dunque non hanno potuto venire dalla grande tribolazione. Si può supporre che qualcuno nato nel 1916 circa e dunque che aveva l’età di 19/20 anni nel 1935 potrebbe essere vecchio di 100 anni e essere ancora in vita, ma sicuramente l’intera generazione della prima guerra mondiale è praticamente scomparsa. Il punto è che la grande folla è identificata da una delle sue caratteristiche: viene dalla grande tribolazione. Naturalmente, nessuno è ancora venuto dalla grande tribolazione per la semplice ragione che il più grande momento di difficoltà mai sperimentato dal mondo non ha ancora avuto luogo. Così, mentre Rutherford è stato in grado di interpretare correttamente la grande moltitudine come essendo composta da credenti consacrati che vivranno sulla terra dopo la guerra di Armaghedon, quelle 800 e più di anime che egli identificò come i membri originali della grande folla non lo erano, per le ragioni citate sopra. La domande è: quando comparirà la grande folla? Quando è che prenderà forma? La risposta è che la grande folla à radunata durante la grande tribolazione, non prima. Questa verità è espressa da Aggeo, che disse:
Poiché Geova degli eserciti ha detto questo: ‘Ancora una volta — fra poco — e scrollerò i cieli e la terra e il mare e il suolo asciutto’. E certamente scrollerò tutte le nazioni, e le cose desiderabili di tutte le nazioni dovranno venire; e certamente riempirò questa casa di gloria’, ha detto Geova degli eserciti.
La Watchtower insegna che Dio a iniziato a scrollare le nazioni nel 1914. Presumibilmente, Dio a scrollato le nazioni per l’intero ventesimo secolo, no? Tuttavia, i fatti dimostrano che dopo l’ultimo grande spasmo, conosciuto come Seconda Guerra Mondiale, il mondo ha conosciuto una relativa pace e stabilità. Infatti, considerate che dopo la fine della guerra, il numero di Testimoni di Geova ammontava a circa 250’000. Questo numero è raddoppiato nell’arco di cinque anni. Possiamo attribuire questa crescita al fatto che il mondo è stato scossa dalla guerra? Ovviamente no, tutto al contrario! La pace e la stabilità che il mondo conosce dagli anni cinquanta ha reso possibile la crescita dell’Organizzazione, e non perché Geova ha scosso violentemente le nazioni. Gesù parlò ha proposito dei cieli che saranno scrollati e della mera che sarà violentemente agitata. Ecco cosa disse:
E ci saranno segni nel sole e nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne a causa del muggito del mare e del suo agitarsi, mentre gli uomini verranno meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che staranno per venire sulla terra abitata; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate. E vedranno quindi il Figlio dell’uomo venire in una nube con potenza e gran gloria. Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate in alto la testa, perché la vostra liberazione si avvicina.
Per molti decenni, la Watchtower ha insegnato che le nazioni erano nell’angoscia senza sapere come uscirne dal 1914. Tuttavia, la Torre di Guardia del 15 febbraio 1988 è stata l’ultima nella quale l’Organizzazione applicò le parole di Gesù ai tempi passati. Poi, a partire dell’edizione del 1° aprile 1990, la Watchtower spostò senza tanti complimenti l’adempimento ad un tempo futuro. Ma quello significa che queste cose non hanno iniziato a verificarsi ancora e che quindi non c’è nessuna prova tangibile che la nostra liberazione sia vicina. Dal momento che Cristo collegò la liberazione, o la salvezza, con le nazioni in angoscia e gli uomini che vengano meno per il timore, mentre le potenze dei cieli sono scrollate, è evidente che l’agitazione della quale parlò Geova in Aggeo coincide con la grande agitazione predetta de Cristo e che la Watchtower ammette ora che non è ancora iniziata. Paolo ne parlò molto. Citando la profezia di Aggeo, l’ispirato apostole ha scritto in Ebrei 12:26,27:
Allora la sua voce scosse la terra, ma ora egli ha promesso, dicendo: “Ancora una volta scuoterò non solo la terra ma anche il cielo”. Ora l’espressione “ancora una volta” significa la rimozione delle cose scosse come di cose fatte, affinché le cose non scosse rimangano.
La voce di Geova scosse la terra quando parlò a Mosè sul monte. Paolo indicò che la terra dovrà subire un altra scossa quando Geova parlerà, una scossa che porterà all’annientamento totale dell’attuale sistema, compresi la Watchtower. Cosa rimarrà? Il versetto successivi dice:
Perciò, visto che riceveremo un regno che non può essere scosso, continuiamo ad avere immeritata benignità, per mezzo della quale possiamo accettevolmente rendere a Dio sacro servizio con santo timore e rispetto. Poiché il nostro Dio è anche un fuoco consumante.
Il regno è l’unica istituzione che rimarrà. Pertanto, coloro che vengono dalla grande tribolazione sono portati, non in una qualsiasi organizzazione visibile, ma nel regno. Infatti, anche la Watchtower, con il suo irrazionale attaccamento a 1914, riconosce inconsapevolmente che la grande folla non è stata ancora radunata; circa 20 anni fa, il Corpo Direttivo ha rivisto il suo insegnamento circa la separazione delle pecore e delle capre, collocandolo nel futuro, cioè quando il dirà alle pecore:
Venite, voi che siete stati benedetti dal Padre mio, ereditate il regno preparato per voi dalla fondazione del mondo.
Opportunamente, il settimo capitolo della Rivelazione descrive la grande folla in piedi davanti al trono. Mentre alcune persone irragionevoli immaginano che quello è un riferimento a la dimora celesta della grande folla, l’illustrazione delle pecore e delle capre avviene quando il figlio dell’uomo arriva nella sua gloria e si siede sul suo trono. Ovviamente, però, le capre che vengono inviati al fuoco eterno preparato per Satana e i suoi angeli non sono nei cieli. Quindi, essere in piedi davanti al trono significa che sono giudicati qui, sulla terra. E poiché le pecore che sono benedette con l’ingresso nel Regno lo sono perché hanno dato il loro sostegno ai fratelli di Cristo durante la grande tribolazione, allora è evidente che che la grande folla si forma come risultato del loro ingresso nel incrollabile Regno durante la grande agitazione ancora a venire.
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Lettura consigliata
Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Acalia & Marta
Parabole per i nostri giorni (prima parte)
Carl-Bloch-Sermon-on-the-Mount
Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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