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Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
Israeli Bar Avaddhòn
Quali nazioni scompaiono ad Armaghedon?
I capitoli 19 e 20 di Rivelazione svelano alcuni dettagli significativi riguardo alla guerra di Armaghedon e ciò che accadrà dopo. Questi dettagli includeranno due grandi modifiche all'intendimento attuale e questo "cambio di visione" sarà un vero scoglio per molti testimoni di Geova.

Questi capitoli saranno esaminati in un prossimo articolo ma, dovendo affrontare un così serio cambio di intendimento per altri due soggetti, si è pensato di trattarli separatamente alla luce di tutta la Scrittura.

Innanzitutto dobbiamo renderci conto che la Rivelazione parla della risurrezione alla fine del millennio, e non durante il millennio. Questo sarà trattato nei dettagli a tempo debito. Per il momento accettate questa possibilità solo per rendere comprensibile il tema di questo articolo che deve rispondere alla domanda, appunto, "quali nazioni scompaiono effettivamente ad Armaghedon?".

È chiaro che qui torniamo al solito “problema” se il libro è stato scritto in ordine cronologico oppure no ma intanto abbiamo visto che i sette sigilli sono sequenziali, le sette trombe devono essere sequenziali (l’apostolo Paolo chiama la settima tromba “l’ultima tromba”) e così anche le sette coppe dell’ira di Dio. Se tutto questo è sequenziale è coerente pensare che proprio gli ultimi capitoli non lo siano?

Proviamo a leggere tutto il capitolo 20 di Rivelazione e seguiamo l’ordine degli avvenimenti.

Satana viene liberato dalla sua prigione, quindi svia le nazioni che sono agli angoli della terra, questi circondano l’accampamento dei santi e quindi vengono uccisi dal fuoco che scende dal cielo. Dopo questo avvenimento la morte e la tomba restituiscono i morti che sono in essi. – Rivelazione 20:11-13

La scrittura di Rivelazione 20:5 dice infatti che il resto dei morti non venne alla vita finché i mille anni non furono finiti. Questo lascerebbe intendere che in questi mille anni gli eletti regnerebbero sui sopravvissuti di Armaghedon e le loro eventuali famiglie ma non sui risuscitati. Lo stesso termine, “finché”, utilizzato in Matteo 1:25, l’abbiamo sempre usato per dimostrare che Giuseppe non ebbe rapporti con sua moglie Maria fino alla nascita del bambino. Questo dovrebbe essere sufficiente per dimostrare che la risurrezione avverrà dopo la fine del millennio, concetto che sembra essere ribadito nei versetti 12 e 13. Approfondiremo meglio questi versetti ma adesso concentriamoci su questi “ribelli” che attaccano il popolo di Dio. Chi sono e da dove sono venuti?

Non appena i 1.000 anni saranno finiti, Satana sarà liberato dalla sua prigione e uscirà per sviare le nazioni che stanno ai quattro angoli della terra, Gog e Magòg, e radunarle per la guerra. Il loro numero sarà come la sabbia del mare. Dilagheranno in tutta la terra e circonderanno l’accampamento dei santi e la città amata. Ma dal cielo scenderà un fuoco che le divorerà. E il Diavolo, che le svia, sarà gettato nel lago di fuoco e zolfo, dove si troveranno già la bestia feroce e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli. – Rivelazione 20:7-10

Alla fine dei mille anni Satana viene sciolto per “sviare le nazioni che stanno ai quattro angoli della terra” e li raduna alla guerra. Sembra davvero incredibile che accada una cosa del genere! È possibile che nel nuovo mondo le persone si organizzino ancora in nazioni politiche, che creino divisioni e che addirittura attacchino la parte di quel popolo rimasto fedele? Questa è la prima ipotesi e rappresenta grossomodo l’attuale intendimento.

Prima di pensare che sia una sciocchezza, è possibile ipotizzare che durante la guerra di Armaghedon venga risparmiata una parte della terra anche per permettere la sopravvivenza del popolo di Dio? In più parti della Bibbia vien detto che durante il tempo di giudizio il suo popolo fedele scampa trovando riparo ad Edom, Moab e Ammon (che tra l’altro sono anche le città risparmiate dalla guerra mondiale. – Confronta ad esempio Daniele 11:41 e Isaia 16:4; Salmo 108:8-10 e Geremia 40:10, 11) Queste tre nazioni (Edom, Moab e Ammon) erano montuose/collinose e ciò ricorda le parole che Gesù disse ai suoi discepoli. – Matteo 24:15, 16

Forse la Scrittura avverte tutti i cristiani sparsi nel mondo di fuggire ai monti più vicini appena vedranno la cosa disgustante su Israele? In effetti se la distruzione di Babilonia la Grande desse inizio ad Armaghedon (come abbiamo visto) e non alla grande tribolazione, “fuggire ai monti” significherebbe che Geova risparmia, per forza di cose, questi monti. Infatti questi “monti” potrebbero essere una località specifica della terra dove Geova condurrà il suo popolo poco prima di Armaghedon. Questa o queste località verrebbero quindi “preservate dal giudizio”. Non sarebbe la prima volta che Geova, nel suo amore e nella sua misericordia, eviti di distruggere un certo popolo a motivo dei suoi servitori. Secondo il racconto di Genesi 19:21, 22, gli angeli di Geova evitano di distruggere Zoar per considerazione verso Lot eppure, da quello che si comprende leggendo tutto il racconto, quella “piccola città” faceva parte di Sodoma o Gomorra e quindi doveva essere distrutta.

La guerra di Armaghedon distrugge in effetti il sistema satanico composto dalla bestia selvaggia, il falso profeta e i suoi sostenitori. Cadono anche tutte quelle nazioni che sono compatte nel combattere contro l’Agnello. La stragrande maggioranza delle persone muore in questa guerra perché accecati e marchiati dalla bestia selvaggia ma moriranno tutti coloro che non sono cristiani? Alla congregazione di Filadelfia vien detto che “sarebbe stata serbata dalla prova che deve venire sull’intera terra abitata” e affinché ciò possa avvenire è quantomeno ipotizzabile che una parte di cristiani trovi riparo in una “zona franca”. – Rivelazione 3:10

Se riusciamo ad ipotizzare questo, allora le nazioni che alla fine del millennio decidono di attaccare il popolo di Dio potrebbero nascere proprio da questi ceppi sopravvissuti. Perché, infatti, si farebbe una distinzione tra loro e “il campo dei santi”? Non sono santi tutti gli abitanti del nuovo mondo? Nel nuovo mondo ci sarà un "campo dei santi" e un "campo dei non santi"?

Un’altra conferma potrebbe arrivare dalla protezione stessa della Gerusalemme di sopra; di essa si dice che “voli nel deserto” lontano dalla faccia del serpente. Quando Satana cerca di farla annegare “la terra le viene in aiuto” e questo significa che almeno fino all’ultimo momento del giudizio divino esiste ancora una parte “stabile” del mondo. – Rivelazione 12:15

Questo potrebbe anche spiegare perché non avviene la risurrezione durante questo millennio; semplicemente perché non si è ancora in quel nuovo mondo che immaginiamo anche se sarà già un nuovo mondo e si avranno già molti motivi per essere felici. Probabilmente dovremmo fare una distinzione tra “regno millenario” (che porterà tante benedizioni all’umanità fedele) e “nuovo mondo” che inizierà dopo la risurrezione, nel momento in cui Cristo restituirà il regno al suo Dio e Padre. Questo periodo potrebbe essere semplicemente un periodo di transizione durante il quale gli esseri umani potranno vivere in pace senza l’influenza di Satana e sotto la guida dell’insegnamento divino per tutti coloro che desidereranno ubbidire.

In effetti una delle questioni che Satana sollevò nel giardino di Eden fu proprio se l’uomo era in grado di governarsi da solo, ma l’uomo, con l’interferenza di Satana, non si è mai realmente governato da solo. Può l'uomo dirigere i suoi passi senza Dio e senza Satana? Anche a questo bisogna rispondere.

Questo si ricollega alle parole di Rivelazione 20:3; Satana viene legato “affinché non svii più le nazioni” e questo è necessario per dare risposta in maniera definitiva alla questione sollevata in Eden. Comunque se tutte le nazioni fossero distrutte ad Armaghedon… come potrebbe esso sviarle? Avrebbe senso dire che Satana viene legato affinché non svii le nazioni che non esistono più?

Eventuali nazioni ai quattro angoli della terra, nate da questo ceppo risparmiato, potrebbero dimostrare se l’uomo è davvero in grado di governarsi da solo in condizioni favorevoli, cioè senza l’influenza di Satana. Dopo quest’ultima ribellione umana, i quali avranno dimostrato consciamente di preferire il governo di Satana a quello di Geova, sia Satana che l’umanità disubbidiente verranno eliminati per sempre.

Soltanto dopo la risurrezione dei morti e dopo il loro giudizio “la morte e la tomba saranno scagliati nel lago di fuoco” e quindi dovremmo supporre che, durante tutto il millennio, pur avendo condizioni favorevoli, si continuerà ad invecchiare e a morire? È impensabile perché gli unti governanti ottempereranno alle loro funzioni sacerdotali espiando il peccato dell’umanità e quindi impedendo la morte dei loro sudditi. Morte che, tuttavia, sarà sempre in agguato e non ancora definitivamente eliminata fino alla fine del millennio. Essa sarà “l’ultimo nemico” ad essere eliminato infatti. Se alla fine del millennio ci saranno ancora “nemici da eliminare” (le nazioni che circondano il campo santo), questo dovrebbe dimostrare che la risurrezione, e quindi l’eliminazione definitiva della morte, avverrà solo dopo quell’avvenimento. (I Corinti 15:26) A questo riguardo la scrittura di I Corinti 15:24, 25, se letta con attenzione, sembra specificare l’ordine degli avvenimenti e cioè Gesù Cristo consegnerà il Regno al suo Dio e Padre quando avrà ridotto a nulla “ogni governo e ogni autorità e potenza”. Ovviamente se ogni governo e ogni autorità e potenza fossero ridotte a nulla durante la guerra di Armaghedon, egli (Gesù Cristo) dovrebbe consegnare il governo proprio in quel momento e cioè appena preso il potere.

Rileggiamo queste ultime righe e cerchiamo di comprenderne il senso anche se “questo senso” va a sbattere clamorosamente contro le nostre convinzioni più radicate.

Il versetto 25 dice: “Infatti deve regnare finché Dio non avrà messo tutti i nemici sotto i suoi piedi”. Questo sembrerebbe significare che durante il regno millenario ci saranno ancora dei nemici. Quindi il Regno retto da Cristo sarà un provvedimento temporaneo alla lode di Geova per riportare l’umanità in condizioni perfette e questo può includere anche la distruzione degli ultimi governi, autorità e potenze, che fino alla fine si rifiuteranno di sottomettersi. – Rivelazione 20:8

Chi circonderà, veramente, il "campo dei santi”? In Ezechiele capitolo 38 i versetti che vanno da 8 in poi si dice che si presterà attenzione a Gog di Magog dopo “molti giorni” e quindi lascia intendere che questi erano stati tralasciati cioè non presi in considerazione o risparmiati durante il giudizio. Non sembra un controsenso che Gog di Magog esista alla fine del sistema di cose satanico ed esista di nuovo nel nuovo mondo alla fine del millennio? Non fa riflettere che questa “coalizione di nazioni” abbia sempre lo stesso nome e anzi, nella descrizione di Ezechiele, non cambi affatto il soggetto? Se Gog di Magog è una coalizione di nazioni, non sembra strano che si formino nazioni sotto il regno di Cristo? È un controsenso solo se prendiamo per assodato che ad Armaghedon vengano distrutti davvero tutti i governi e tutte le persone. Evidentemente Gog di Magog non esiste di nuovo ma esiste ancora (cioè non ha mai smesso di esistere). Se si presta attenzione a lui dopo molti giorni significa che sono sempre loro e i “molti giorni” sono tutti gli anni del regno millenario. Gog di Magog ha sempre lo stesso nome perché è sempre lo stesso soggetto. Il popolo che “accumula ricchezze e proprietà” è ovviamente il popolo di Dio (il “campo dei santi” secondo Rivelazione) e questo indica le molte benedizioni che avrà il popolo di Dio durante il regno millenario nonché il contrasto con altri popoli (perché specificare che c'è un popolo che accumula ricchezze se tutti accumulano le stesse ricchezze?). Benedizioni che, a quanto pare, non avrà Gog di Magog altrimenti non ci sarebbe questo contrasto e non ci sarebbe motivo di provare invidia. – Ezechiele 38:12; confronta Proverbi 10:22

Perché, inoltre, ci sarebbe questo contrasto con quelli che “non hanno nemmeno sbarra e porte” se siamo tutti in un nuovo mondo di pace, senza ladri né altri criminali? (Ezechiele 38:11) Se letta semplicemente per quella che è, la scrittura sembra davvero indicare che, durante il regno millenario di Cristo, esistono ancora dei popoli che hanno sbarre e porte e sono evidentemente coloro che non si sono mai interessati della volontà di Dio per cui devono mettere "sbarre e porte" e fare attenzione ai loro stessi fratelli.

Gli avvenimenti relativi a Gog di Magog, descritti nei capitoli 38 e 39 di Ezechiele, sono ricchi di particolari interessanti ma una delle cose che risalta subito all’occhio è la distinzione che c’è tra loro e Israele. Sembra dunque che Israele, ovvero il santo popolo di Dio, convivrà per mille anni con questi altri popoli. – Ezechiele 39:6, 7

A questo punto la scrittura di Isaia 2:2-4 acquista un significato particolare. Finora abbiamo applicato questa scrittura alle persone che, accettando la verità oggi, cambiano condotta e “fanno delle loro spade vomeri” diventando persone pacifiche. L’abbiamo anche applicata all’istruzione che si darà ai risuscitati nel Nuovo Mondo ma proviamo ora a rileggerla accettando la possibilità di quanto abbiamo appena descritto.

Nella parte finale dei giorni il monte della casa di Geova sarà posto solidamente al di sopra della cima dei monti e sarà innalzato al di sopra dei colli, e tutte le nazioni vi affluiranno. Molti popoli verranno e diranno: ‘Venite, saliamo al monte di Geova, alla casa dell’Iddio di Giacobbe. Egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri”. Da Sìon infatti uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola di Geova. Egli sarà giudice fra le nazioni e metterà le cose a posto per molti popoli. Trasformeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falcetti per potare. Le nazioni non alzeranno la spada l’una contro l’altra, né impareranno più la guerra.

Il monte della casa di Geova sarà posto solidamente e sarà innalzato. Quando? Evidentemente quando il sistema di Satana viene eliminato e sarà chiaro che il modo di governare di Geova è il migliore in assoluto.

“Tutte le nazioni vi affluiranno”, in che senso e quali nazioni? Al popolo di Dio sono effettivamente affluite molte nazioni per cui si riconosce che l’adempimento potrebbe avere a che fare con i nostri giorni; tuttavia è possibile che, alla fine di Armaghedon, persone delle nazioni scampate dal giudizio di Dio (i popoli ai quattro angoli della terra) decidano di affluire al monte di Geova. Dopo gli incredibili avvenimenti di Armaghedon, ormai dovrebbe essere chiaro chi è il Vero Dio e qual è il Suo popolo. Anche in questo modo Geova si santifica in mezzo alle nazioni.

Molti popoli affluiscono e dicono “Venite, saliamo al monte di Geova, alla casa dell’Iddio di Giacobbe. Egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri”, quindi si descrive come una loro iniziativa e non come qualcuno che è stato persuaso grazie alla predicazione della buona notizia. Anzi, sono loro stessi a dire “egli ci insegnerà le sue vie”. Possiamo immaginare che molte persone sopravvissute affluiranno al monte di Geova una volta visti i grandi segni di Armaghedon, abbandonando la loro vecchia nazione e facendo i cambiamenti necessari per essere accettati da Dio. – Confronta Rivelazione 11:13 e Giosuè 9:8-11

Tuttavia è abbastanza facile immaginare che, nonostante questi inequivocabili segni della benedizione di Geova sul suo popolo, non tutti decideranno di farne parte. Quindi molte persone continueranno a rimanere nelle loro nazioni, con i loro governi, rifiutandosi di accorrere al monte di Geova. Vista in quest’ottica, non è più così incredibile immaginare che, alla fine del millennio, quando il popolo di Dio avrà accumulato ricchezze e benedizioni a non finire, queste nazioni si organizzino per “predare molte spoglie” – Ezechiele 38:10-12

Sicuramente buona parte dell’umanità verrà uccisa durante la guerra di Armaghedon, perché il governante del mondo si accerterà di avere più persone possibili dalla sua, ma questo significherà che saranno distrutti tutti i regni e tutte le persone ad eccezione dei cristiani? Anche quei regni insignificanti, piccoli? Anche quelli isolati dal resto del mondo, come isole o piccoli gruppi etnici, comprese quelle persone che, vivendo in nazioni restrittive nei confronti della religione o di altre religioni, non hanno mai avuto l’opportunità di conoscere le meravigliose verità della parola di Dio? (Vedi Ezechiele 39:6) Sono domande su cui riflettere. È vero che la "buona notizia" è stata predicata in tutta la terra abitata prima della fine del sistema satanico ma questo ha compreso davvero tutte le persone e tutti hanno avuto davvero le stesse opportunità?

Al di là di ogni ipotesi umana le parole che dovrebbero farci riflettere di più sono quelle riportate in Daniele 7:11, 12. La scrittura dice: “Continuai a guardare allora, a causa del suono delle parole grandiose che il corno proferiva; continuai a guardare finché la bestia fu uccisa e il suo corpo fu distrutto e fu dato al fuoco ardente. Ma in quanto al resto delle bestie, i loro domini furono tolti, e fu concesso loro un prolungamento della vita per un tempo e una stagione”.

Cosa significa questo e quanto dura “un tempo e una stagione”? Intanto dal contesto vediamo che il corno che proferisce cose grandiose è riferito alla “bestia spaventevole e terribile” cioè l’ultima bestia della visione di Daniele. Si parla del periodo in cui “vengono posti dei troni” e “l’Antico di giorni” si siede per giudicare e quindi non può che riferirsi al tempo in cui Geova e Cristo prendono il potere. (Rivelazione 11:15-18) Si dice che la bestia viene uccisa e il suo corpo viene dato al fuoco ardente. (Confronta Rivelazione 19:19, 20) È evidente che la scrittura si sta riferendo alla bestia selvaggia di Rivelazione al tempo del suo giudizio eppure, dopo aver specificato che la bestia viene data al fuoco ardente (quindi è stata distrutta), il versetto 12 dice “Ma in quanto al resto delle bestie, i loro domini furono tolti, e fu concesso loro un prolungamento della vita per un tempo e una stagione”. Questo specifica in maniera molto chiara che gli altri domini non vengono distrutti ma si permette loro di continuare ad esistere per un certo tempo dopo il giudizio di Armaghedon.

Proviamo a fermarci un attimo e rileggiamo attentamente queste ultime righe confrontando le scritture citate.

In effetti se leggiamo con attenzione Rivelazione 19:19-21 vediamo che la bestia selvaggia, i re della terra e i loro eserciti si riuniscono per far guerra contro Gesù Cristo e il suo esercito ma chi viene distrutto tra tutti questi? La scrittura dice che viene presa la bestia selvaggia e il falso profeta e gettati nel lago di fuoco. Poi, il versetto 21 dice: “i restanti furono uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo, la quale [spada] usciva dalla sua bocca”. I restanti chi? I soggetti implicati sono due: i re della terra e i loro eserciti. Dicendo “i restanti” la visione si riferisce ai re, ai loro eserciti o ad entrambi? Se anche si riferisse ad entrambi la scrittura di Daniele specifica che i domini di questi re vengono semplicemente tolti, non distrutti.

Sicuramente muoiono coloro che si trovano in quella posizione (eserciti, eventuali generali o re) infatti la scrittura dice che “vengono uccisi” ma di loro non si dice che finiscano nel lago di fuoco. Sappiamo che il lago di fuoco significa la seconda morte e cioè un luogo da cui non si torna quindi abbiamo l’assicurazione che la bestia selvaggia viene distrutta per non ritornare mai più ma i “restanti” non vengono sradicati dalla terra. Non ancora. Vengono uccisi coloro che in quel momento stanno facendo guerra contro l’Agnello ma evidentemente rimarrà qualcosa dei loro regni, cioè le nazioni appartenenti a questi “restanti” a cui è stato concesso un prolungamento per un tempo e una stagione. Questi avranno mille anni di tempo per riprendersi e almeno una parte di loro, abbastanza numerosa secondo le parole di Rivelazione 20:8, attaccherà il popolo di Dio alla fine del millennio.

Gog di Magog esisteva prima di Armaghedon ed esisterà anche dopo.

Infine, come abbiamo visto, dopo la distruzione di questi nemici c’è ancora “un ultimo nemico” da eliminare: la morte. (Vedi I Corinti 15:26) Questo conferma la sequenza degli avvenimenti di Rivelazione.

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Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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