BaruQ
Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
Perimeno
I pani di presentazione e il nuovo patto
D: Mi sono lanciato nei miei indagini personali della Bibbia a proposito del nuovo patto. Dopo aver fatto ricerche approfondite, sono giunto alla conclusione che TUTTI i cristiani sono inclusi nel nuovo patto, ma che solo quelli che sono unti e hanno la speranza celeste prendono gli emblemi. Baso questa opinione su le mie ricerche riguardo alle similitudini tra il vecchio e il nuovo patto.
Sono sicuro che hai familiarità con il pane di presentazione che era posto davanti all’altare nel tempio ogni settimana nel giorno del Sabato. Solo i sacerdoti che servivano nel tempio potevano mangiarlo. È possibile che questo rappresenta quelli che prendono gli emblemi sotto il nuovo patto? Personalmente, penso di sì. Sotto il vecchio patto, Mosè spargeva il sangue del patto su TUTTI i figli di Israele, però, quando fu creata la tribu di Levi e che Aaronne e i suoi figli furono unti per servire nel tempio, SOLO questi potevano mangiare del pane di presentazione.
In conclusione, tutti i figli di Israele erano inclusi nel vecchio patto. Tutto i figli dell’Israele spirituale sono inclusi nel nuovo patto. Solo i sacerdoti unti che servivano nel tempio potevano mangiare del pane di presentazione. Solo i sacerdoti unti che servono nel tempio spirituale possono mangiare gli emblemi.
I tuoi pensieri al proposito sarebbero apprezzati.

R: Gesù instituì il memoriale della sua morte subito dopo aver celebrato la Pasqua con i suoi dodici apostoli. Questa nuova celebrazione sostituì la Pasqua che era stata “un’ombra delle buone cose avvenire”. (Ebrei 10:1) Secondo le istruzioni per la Pasqua, c’erano pani non fermentati (il pane di afflizione) e l’agnello; l’agnello rappresenta Gesù come “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. (Matteo 26:26; Giovanni 1:29; 1 Corinti 5:7) Come lo sai, non erano solo i sacerdoti che mangiavano il pane non lievitato e l’agnello alla Pasqua, ma tutto il popolo, anche i residenti forestieri circoncisi. (Numeri 9:14; Esodo 12:48) Non c’era il pane di presentazione durante la celebrazione della Pasqua. Gesù ha utilizzato il pane non lievitato della Pasqua insieme al vino rosso per instituire il memoriale della sua morte. (1 Corinti 11:26) Il pane, disse, significa il suo corpo “che dev’essere dato in vostro favore”, mentre il vino rappresentava il suo “sangue del patto” che doveva “essere versato a favore di molti per il perdono dei peccati”. (Matteo 26:26-28; Luca 22:19; Giovanni 6:48-51) Sorge dunque la domanda: se, come lo suggerisci, il pane che Gesù diede ai suoi discepoli era rappresentato dal pane di presentazione che solo i sacerdoti potevano mangiare, allora cosa rappresentava il sangue del patto? (Matteo 26:28) Solo i sacerdoti devono mangiare il pane mentre tutti i cristiani possono bere il vino al memoriale? Il pane di presentazione non ha nulla a che fare con la celebrazione della Pasqua. Il “pane di presentazione” era composto di dodici dolci collocati in due pile su una tavola nel Santo del tabernacolo o del tempio, dinanzi a Geova come offerta continua per lui. (Esodo 25:30; Marco 2:26) Erano sostituiti con pani freschi ogni Sabato. Secondo le istruzioni di Geova, olibano puro doveva essere messo sopra ogni pila. (Levitico 24:7) Questo esclude il fatto che il pane de presentazione rappresentava il corpo senza peccato del Cristo, essendo che l’olibano non poteva essere usato per le offerte per i peccati. (Levitico 5:11; Ebrei 10:5,10,12) Pertanto, il pane di presentazione non ha nulla a che fare con il mangiare il pane e bere il vino durante il pasto serale del Signore. E anche importante notare che ogni volta che Geova metteva delle restrizioni sul fatto di mangiare qualcosa di santo, lo indicava sempre in modo chiaro, con le eventuali penalità per la disubbidienza. (Levitico 22:9,10,14,16) Non esiste un divieto scritturale di prendere parte al pane e al vino al pasto serale del Signore.
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Lettura consigliata
Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Acalia & Marta
Parabole per i nostri giorni (prima parte)
Carl-Bloch-Sermon-on-the-Mount
Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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